IN CONCORSO
Adelaide D’Agostino | Alessandra Plovino | Barbara Priolo | Benedetto Aquilone | Christina Pagano | Daniela Petrone | Diego Dattola | Erika Godino | Federico Orlando | Giulia Renzi | Giuseppe Raffaele | Ilaria Turano | Immacolata Melito | Jaqueline Gisele Rodriguez | Jenifher Barbuto | Mena Romio | Miriam Giuseppina Arconte | Ornella Mamone Capria | Roberta Saullo | Salvatore Privitera | Tirso Ceazar Pons
FUORI CONCORSO
Alessandro Crusco e Costantino Rizzuti | Anna Lauria | Gaetano Gianzi | L.A.B.1 Filippo Malice | Oreste Montebello e Fabiola Cosenza | Simona Minervino e Piergiorgio Greco
Giulia Renzi
Opera realizzata interamente in digitale con tavoletta grafica Wacom “Intuos Comic” e Photoshop CS6.portable.
Dal futuro al presente
Nell’opera è rappresentata la crescita esponenziale e l’evoluzione della tecnologia negli ultimi dieci anni: se prima avevamo un dispositivo per ascoltare la musica, uno per guardare film, uno per telefonare e un altro ancora per inviare messaggi ora riusciamo a fare tutto con un unico oggetto così piccolo da stare comodamente nelle tasche dei nostri jeans. Quasi tutto ciò che prima era una fantasticheria su un futuro fantascientifico è ora la nostra semplice quotidianità. La tecnologia è diventata parte integrante della nostra vita che si sviluppa con e attraverso essa: le nostre relazioni, il nostro lavoro, le nostre passioni e i nostri passatempi, hanno goduto dell’incredibile sviluppo tecnologico dell’ultimo decennio. Siamo i cittadini di un immaginario futuro che altro non è che il nostro presente.
Nota biografica
Giulia Renzi nasce il 24 Novembre 1997 a San Cesario di Lecce per poi crescere e vivere a Mendicino, provincia di Cosenza. Diplomata al Liceo Artistico di Cosenza, attualmente frequenta il trienno della scuola di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
4
voto 3
3
Voto 5.
4
Il tema di questo lavoro creativo è centrato in pieno in quanto viviamo oggi un presente che ė in realtà futuro come lo abbiamo immaginato nel passato cioè il tempo si confonde tra quello che è stato, quello che è e quello che sarà in relazione al tipo di tecnologia che abbiamo in mano, se è più obsoleta o è più innovativa. Peccato che il progetto sia un po’ scarno. Auspicando uno sviluppo magari in direzioni e linguaggi differenti voto 4
La rappresentazione di Giulia Renzi ha dentro di se tanti elementi ma poche critiche al corrente sistema tecnologico tascabile. Basta infilarsi uno strumento nella tasca dei jeans e sei connesso con il mondo e anche di più. Sembra quasi di essere in uno spot pubblicitario dove una figura fumettomorfa salta gioioso da una macchina fotografica ad uno schermo di un portatile. Sicuramente a portata di mano, sicuramente utile ma se una medicina è una buona medicina dovrebbe essere una medicina fruibile da tutti e a danno di nessuno.
Voto 3
Oreste Montebello
3 . Bel tema. Come si evolverà?