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Albero Cervello, resina e radici
Radici
“Con i mattoni si costruisce, grazie alle radici si cresce” (Susanna Tamaro)
Diverse analogie esistono tra le radici dell’albero e quelle dell’uomo: la radice dell’albero assorbe acqua e minerali dalla terra e lo alimenta, compie processi di simbiosi, come nutrirsi di veleno per liberare aria pura, depurando così l’ambiente in cui vive. Ma la radice serve anche per ancorare e consolidare l’albero che essa stessa ha generato, permettendogli di resistere alle intemperie e di favorire la stabilità del terreno stesso, impedendo frane e smottamenti.
Come spesso accade, la Natura ci insegna e ci spinge a riflettere, mediante le affinità che esistono fra essa e l’uomo.
Come una pianta si nutre dalle sue radici, così anche l’uomo si nutre dalle sue radici.
La radice trasferisce all’albero sostanze dalla terra in cui nasce, contribuendone alla vita, allo sviluppo e alla sua bellezza, e infine, i gustosi frutti, non sono altro che l’effetto del sapiente lavoro delle radici. Così sono le nostre radici: la Cultura nel suo senso etnico più ampio, con la sua istruzione, la sua conoscenza, il suo contesto sociale, la sua credenza religiosa e morale, la sua arte, la sua famiglia, la sua storia, la sua tradizione e la sua lingua, forma la coscienza e la personalità di ognuno di noi, rendendoci portatori unici di una personalità che si alimenta per tutta la vita dalle sue radici.
Così come per un albero, la stabilita di ogni uomo è sostenuta dalle nostre radici culturali, divenendone fondamento e luce per la nostra vita e per le nostre menti.
Ma, ahinoi, nella nostra mediocre quotidianità, viene pericolosamente promossa l’idea del pensiero unico, che annichilisce qualsiasi cultura, anche quella più illuminata. I media propongono modelli da seguire, e i temi proposti sono sempre uguali: materialismo, profitto, successo, potere, appariscenza e divertimento, innestando nelle nuove generazioni il seme dell’idiozia e del convenzionalismo. Televisione, cinema e giornali, come direbbe il filosofo Chomsky, ci fanno credere che “sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti”.
Un albero non può scegliersi il terreno dove piantare le sue radici, dove nascere e crescere. Diversamente, noi essere umani, possiamo scegliere dove piantare i nostri figli. Una cultura scolastica evoluta è in grado di fornire una qualità di vita superiore e diversificata.
E così, come la radice di un albero modifica il terreno migliorandolo, anche le radici sociali dovrebbero migliorare noi e la società in cui viviamo. Menti illuminate possono generare benefici per se stesse e per l’intera comunità, proprio come le radici degli alberi che hanno proprietà curative, non alimentano solo l’albero stesso, ma offrono cura e sollievo anche gli esseri umani che ne fanno uso.
Sarebbe auspicabile che l’uomo traesse una morale dalle attività della radice, promuovendo solidarietà, fratellanza, fiducia, pace, uguaglianza, come beni indispensabili per fare edificare se stesso e i suoi simili. Questo era alla base del principio enunciato da Gesù nel vangelo di Matteo, che rivolgendosi ai suoi discepoli disse: “voi siete il sale della terra” (Cit. Matteo 5:13).
L’uomo si comporta come se non dipendesse dal resto dell’umanità, ma la nostra società, che lo capiamo o no, è come una foresta, che a prima vista ci appare come un insieme di alberi vicini ma separati, ma in realtà, sotto la terra, le loro radici sono intrecciate in un caldo e vigoroso abbraccio.
Artigiano/Artista/Designer
Nasce a Montalto Uffugo nel 1956 ma è di radice Arbereshe. Conserva gelosamente le sue tradizioni di lingua, costumi, arte, ecc. ed è orgoglioso di appartenere al suo gruppo etnico. E’ sospinto dalla curiosità, nutrendosi di passato e presente, disponibile a confrontare continuamente le sue idee. Nella sua attività lavorativa è sempre alla ricerca di nuovi materiali e questa sua predisposizione naturale lo ha portato a conoscere le resine, con le quali ha incominciato a ideare e costruire nuovi progetti. Dove lo porterà questo percorso lo dirà solo il tempo.
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La radice della vita rivive in una coscienza, dal sapore di un logo, ancora tutta da sviluppare.
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