Mena Romio

MEMORIE DAL FUTURO

IN CONCORSO

Adelaide D’Agostino | Alessandra Plovino | Barbara Priolo | Benedetto Aquilone | Christina Pagano | Daniela Petrone | Diego Dattola | Erika Godino | Federico Orlando | Giulia Renzi | Giuseppe Raffaele | Ilaria Turano | Immacolata Melito | Jaqueline Gisele Rodriguez |  Jenifher Barbuto | Mena Romio | Miriam Giuseppina Arconte | Ornella Mamone Capria | Roberta Saullo | Salvatore Privitera | Tirso Ceazar Pons

FUORI CONCORSO

Alessandro Crusco e Costantino Rizzuti | Anna Lauria | Gaetano Gianzi | L.A.B.1 Filippo Malice | Oreste Montebello e Fabiola Cosenza | Simona Minervino e Piergiorgio Greco


Mena Romio

Viaggio verso la libertà. (Quando la fotografia diventa terapia.)

 Per chi ha sempre visto il colore nel mondo, perché negli occhi ha sempre avuto solo colore, accettare il grigio è difficile. Quasi impossibile!

Per chi ha sempre considerato la fotografia, un valido espediente per conservare il Bello che ci sta intorno, per fissare le emozioni, per accrescere la sete di “guardare” e non solo vedere frettolosamente tutto quello che si presenta agli occhi ed entra in tutti i sensi, fino al profondo dello Spirito…

È difficile, dopo un dramma, conservare il Presente e farlo diventare Passato…

Quando una tragedia inaspettata piomba sulla Vita e, assieme al respiro, toglie qualsiasi desiderio, qualsiasi passione, qualsiasi emozione… tutto diventa inutile.

Tutto diventa bianco e nero. Tutto diventa grigio.

Si vorrebbe soltanto fuggire via…

Si potrebbe, però, spostare il proprio Presente, spingerlo oltre, oppure, con tutte le forze, andare altrove.

Con un viaggio, andare lontano, abbastanza lontano dalle abitudini, dalle consuetudini radicate…

Allora, forse, può venire più facile tenere ancora in mano una macchina fotografica, la propria macchina fotografica. Quella macchina bella e pesante, quella condivisa, quella macchina troppo amica, troppo condivisa con chi non c’è più.

Però, una piccola fotocamera, in prestito, può far intraprendere un viaggio liberatorio.

Una macchina fotografica che, già al momento dello scatto, restituisce una visione di nero estremo, ma nello stesso tempo conserva anche un colore … esasperato, estremo.

Un colore forte, esagerato, più facilmente proietta nel futuro, verso una vita nuova, che non può essere solo bianca o nera. Nello stesso tempo, dal futuro vuol tornare nelle memorie di un passato colorato, di una vita piena di sorrisi, di gioie belle e complicate.

Così, non io, ma una “me” comincia a passeggiare per le strade invitanti di una cittadina in festa; una “me” assetata di incontri, di visioni d’arte, di cultura… di Vita. E il gioco è fatto; il viaggio è compiuto. Finalmente, un viaggio verso la Libertà.

Nota biografica

Mena Romio è nata a Corigliano Calabro dove vive e lavora come docente.

La passione per la fotografia nasce da bambina, ma la vera passione nasce con Francesco, inseparabile compagno di vita dall’età di 16 anni…fino a qualche anno fa. La fotografia è strumento per “catturare” con gli occhi e “imprigionare” quello che vede e vive. Definisce il suo fotografare “ironico e divertente”, come considera la Vita.

8 Replies to “Mena Romio”

  1. Colore, bianco e nero, grigio. Tramite la fotografia catturare le emozioni dall’esterno verso l’interno e viceversa. Stretto rapporto tra scrittura e immagini e forte attinenza al tema del concorso. Semplice e complesso allo stesso tempo. Emozionante. Voto 5

  2. Le fotografie di Mena Romia disegnano un confine morbido e dolce fra la rappresentazione e la creatività tipica del fotografo che sa aspettare. Anzi della fotografa che sa attendere. Necessaria in questo caso la distinzione di genere perché fra queste istantanee è evidente un portato del tutto femminile. La fotografia è terapia. La fotografia è viaggio ed è anche passaggio dai grigi al colore come testimonianza di scelta nella scena.
    Voto 5
    Oreste Montebello

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